Il duo O-Janà è formato dalla cantante Ludovica Manzo e dalla musicista elettronica/pianista Alessandra Bossa. Una proveniente dal jazz e dalla musica di ricerca, l’altra dalla musica classica e contemporanea, combinano elettronica, improvvisazione e songwriting in una maniera del tutto originale. La loro musica esplora i possibili percorsi che dalla forma chiusa conducono all’improvvisazione totale, e viceversa, cercando di espandere i confini della melodia e della forma canzone attraverso l’elettronica ed il cut-up sonoro. Pulsazioni che nascono dal gesto improvvisativo, giochi bizzari tra suono e parola, storie nascoste in paesaggi onirici, sono elementi delle loro composizioni originali e delle performance live. La larga frequentazione della Svezia, dove Bossa risiede dal 2011, ha portato al duo una particolare attenzione all’impasto timbrico creato dalla fusione di suoni acustici ed elettronici e ad atmosfere dilatate e liquide che rivolgono lo sguardo proprio alla attuale scena musicale nordeuropea e scandinava in particolare. A questo si unisce una naturale risonanza del Mediterraneo, data dalla provenienza partenopea delle due musiciste, che si manifesta nelle scelte melodiche e nella ricerca di una “classicità” seppur immersa nel mondo sonoro contemporaneo.
O-Janà ha suonato in prestigiosi festival e club in Italia e all’estero (Canada, Portogallo, Germania, Svezia, Ungheria, Inghilterra, Danimarca).
Ha pubblicato il primo Ep omonimo nel 2012, registrato alla Academy of Music and Drama di Goteborg. Del 2018 l’album “Inland Images” (Folderol Records, 2108) che vede la partecipazione del percussionista Michele Rabbia e del chitarrista norvegese Eivind Aarset.
Ludovica Manzo – voce, live sampling
Alessandra Bossa – pianoforte, elettronica
«E’ molto bello – affascinante, ammaliante, perturbante»
Pino Saulo, Radio 3
«…Bellissimo album Inland Images, che si muove tra forma canzone, elettronica e improvvisazione»
Tobia D’Onofrio, XL – La Repubblica
«…Capace di rivelare tesori nascosti di cristallina bellezza da scoprire con pazienza e passione»
Stefano ‘Bizarre’ Quario, Blow up
«Audace e convincente esordio. (…) Una pletora di suggestioni padroneggiata e mai sopra le righe»
Rumore
“…L’impressione è sempre quella di avere a che fare con una materia sonora malleabile, alta e assai raffinata»
Fabrizio Zampighi, Sentireascoltare
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O-Janà is a duo that brings together singer Ludovica Manzo and pianist Alessandra Bossa, two musicians and improvisers with different backgrounds. The combination of these two artists, each charged with spontaneity, curiosity and audacity, is exciting and electric and the result of it is a music that moves in several directions such as ambient, ethnic, free-improvisation and electronic.
The main characteristic of the duo is to expand boundaries in exploring and experimenting in the field of song composition and free improvisation, working on their own original material or sometimes on pre-existing songs as well. Compositions are characterized by smooth and liquid soundscapes with melodies lying on a mix of prepared piano and electronic sounds while their lyrics are, by turns, funny or poignant or thought- provoking.
Although they are always looking for the clear structure and the “song” form, O-Janà’s concerts have a strong free improvisational component where sounds can sometimes evolve into distorted beats and jagged lines.
Ludovica Manzo – vocals, live sampling
Alessandra Bossa – piano, electronics
“Inland Images” (Folderol Records 2018) is their new album, together with percussionist Michele Rabbia.
«It’s very beautiful – fascinating, bewitching, uncanny» Pino Saulo, Radio 3
«A very beautiful album, which moves between song form, electronics and improvisation» Tobia D’Onofrio, XL – La Repubblica
«…Able to reveal hidden treasures of crystalline beauty to be discovered with patience and passion» Stefano ‘Bizarre’ Quario,Blow up
«Advenutous and convincing debut …A plethora of mastered and never over the top awesomeness» Rumore
«… We deal with a malleable sound material, high and very sophisticated» Fabrizio Zampighi, Sentireascoltare